Tante fioriture colorate in balcone? Non può che trattarsi del geranio in primavera ed estate.
Ma se comincia ad ingiallire gli apici degli steli e perdere fiori si tratta di un chiaro segno di sofferenza e devi capire per cosa per intervenire.
Ti indico le cause che possono comportare questa specifica disgrazia e come intervenire in modo tempestivo.
COSA SCOPRIRAI
Che tipo di luce riservi ai gerani?
Non tutti i gerani apprezzano una posizione costantemente soleggiata, al sole cocente.
Alcune varietà appressano particolarmente le esposizioni a mezz’ombra.
La pianta in sofferenza comincia col mostrare segni di bruciatura proprio a partire dagli apici degli steli, poiché è da lì che vengono furi nuove foglioline e lo stelo si allunga.
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Shock termico
Se di recente hai cambiato ambiente ai tuoi gerani con un cambio repentino di temperatura allora la pianta soffre per questo e ne mostra i primi segni, cominciando a mostrare gli apici dagli steli secchi.
Gli spostamenti vanno sempre fatti in modo graduale, passando da un ambiente ad un altro con minime differenze di temperature.
Il terriccio è secco
Il geranio ha bisogno di tanta acqua per sostenere le sue fioriture esplosive.
Se ha gli steli con le punte secche, hai lasciato passare troppo tempo tra un’innaffiatura e l’altra.
Le varietà di geranio edera, ad esempio, o quelle zonali tollerano pochissimo il terriccio secco, hanno bisogno di tanta acqua ed è per questo che dovresti innaffiarla anche due volte a settimana nel periodo estivo, mentre in quello invernale, una volta a settimana è sufficiente.
Bada bene a non esagerare però, lasciando il terriccio zuppo poiché potrebbe causare marciume radicale. Se non vuoi sbagliare puoi innaffiarli al bisogno testando l’umidità con le dita.
Un principio di attacco da parassiti
Se vedo punte ingiallite non posso fare a meno di ispezionare le foglie e passare in rassegna ogni angolino o insenatura.
I gerani sono suscettibili all’attacco di cocciniglie, acari, afidie infezioni da mosche bianche anche in inverno.
La maggior parte dei parassiti si nasconde e si nutre della parte inferiore delle foglie. Questi parassiti possono nutrirsi della linfa vitale e influire sull’aspetto della tua pianta.
Utilizza olio di Neem, o un pesticida fai da te prima di ricorrere a pesticidi chimici, qualora l’infestazione non sia troppo avanzata.
Occhio alla temibile farfallina
Il suo nome scientifico è Cacyreus marshalli, capace di distruggere i gerani in pochissimo tempo.
In primavera avviene la schiusa delle uova e allo stato di larva, questo parassita fa dei fori sugli steli, quelli spessi e centrali, a tratti legnosi, e si annidano all’interno, nutrendosene dall’interno.
Rendono gli steli svuotati fino a quando, una volta cresciute e divenute farfalle ritornano a nutrirsi delle parti aeree della pianta, quindi di foglie e fiori.
Un potente antiparassitario in grado di dare un valido aiuto nella lotta della farfalla del geranio è senz’altro l’olio di Neem.
Puoi utilizzarlo come prevenzione, diluendolo nelle dosi indicate: in un litro di acqua almeno 10ml di olio di Neem. Nebulizzalo a cadenza quindicinale così da proteggere la pianta da eventuali attacchi.