Come far durare l’Erica oltre il Periodo Autunnale di Fioritura?

Se vuoi veder l’erica prospera ed in salute a lungo nel tempo, anche oltre il suo periodo di fioritura autunnale devi concederle una serie di vantaggi.

Quando parliamo di vantaggi non possiamo che fare riferimento a piccoli accorgimenti che riguardano l’erica molto da vicino, sue esigenze da rispettare per garantirle una salute di ferro e lunga vita.

Ti spiego come fare per vedere l’erica fiorita anche oltre il periodo autunnale.

Innaffia con acqua non calcarea

Partiamo dal presupposto che l’erica è una pianta acidofila.

Questo vuol dire che ha bisogno di una soglia di acidità nella sua composizione chimica del terriccio per riuscire ad assorbire i nutrienti che le occorrono.

Alcune abitudini nella cura possono modificare il pH, una di queste è l’innaffiatura.

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Se utilizzi un’acqua particolarmente calcarea, che possa conferire una quantità di calcio al terriccio eccessiva, il pH sale ed il terriccio diviene basico.

Quindi sarebbe meglio che non utilizzassi la comune acqua del rubinetto se eccessivamente calcarea e dura, o quantomeno se provassi ad ammorbidirla.

Mescola al terriccio poca sabbia e torba: quest’ultima componente contribuisce a mantenere un pH basso.

Scegli il posto in base a temperatura e luce

Poiché si tratta di una pianta a fioritura autunnale, posizioniamola in base alla temperatura che c’è in autunno ed in inverno nelle nostre zone.

Se il clima è piuttosto mite allora può andar bene anche una posizione ombreggiata, ma luminosa, magari esposta ad est, così che in inverno non possa risentire del freddo anche se non rigido e in estate sia protetta dai raggi caldi e diretti.

Se il clima prevede un inverno rigido allora prediligi una posizione soleggiata che possa scaldare l’erica in pieno inverno e non bruciarla in estate.

Rinvasa con terriccio acido

Le innaffiature possono impoverire il terriccio e possono modificare la composizione chimica.

Occorre quindi ripristinarla spesso ed un buon modo è sostituire il terriccio con una miscela adeguata per le piante acide.

Fallo almeno due volte l’anno.

Concima con fertilizzanti corretti

Almeno una volta all’anno, per qualche mese, con una cadenza quindicinale utilizza un fertilizzante che possa nutrire a dovere sia il terriccio che la pianta stessa, prestando attenzione alla composizione chimica.

Esistono fertilizzanti specifici proprio per acidofile e nel caso dell’erica questo è essenziale.

Puoi servirti di diverse miscele fai da te che fanno proprio al caso di piante acidofile, come fertilizzanti realizzati con fondi di caffè.

Ti faccio vedere come usarli in questo video:

Qualora utilizzassi fertilizzanti liquidi da banco, ricorda di diluirli con acqua sempre ben oltre le dosi consigliate, evitando di arrecare danni alle radici.

Innaffia al bisogno

Non incorrere in una routine che preveda innaffiature fisse, soprattutto in un periodo in cui le innaffiature andrebbero regolate in base al bisogno della pianta viste le temperature che non asciugano in fretta il terriccio.

Ricorda, inoltre, che il fatto che il terriccio si asciughi non dipende solo dalla temperatura, ma anche dal vegetare della pianta, cioè da quanta luce riceve e dall’intensità dei suoi processi interni, quindi fotosintesi e anche respirazione.

A tal proposito, richiede un terriccio umido ma mai zuppo; quindi, puoi aspettare che cominci ad asciugare prima di innaffiarlo nuovamente.

Questo ovviamente varia in base alla stagione ed in base alla temperatura; quindi, tieni sempre presente in che periodo dell’anno ti trovi.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.