Se hai appena comprato un’Azalea ecco cosa fare una volta a casa

Sai cosa fare quando porti a casa la tua azalea? Sembra una domanda banale ma il passaggio tra due ambienti può nascondere diverse insidie per la tua pianta.

Potresti cominciare a notare un cambiamento repentino della tua azalea, con fiori che appassiscono in fretta e foglie che cadono senza ragione apparente.

Per questo motivo, se sai quanto è necessario fare per ridimensionare lo stress subìto dalla tua azalea in questo delicato passaggio potrai arginare i danni e vederla crescere rigogliosa.

Vediamo insieme cosa fare nello specifico quando porti a casa la tua azalea.

Tienila isolata

Sarà pur vero che hai acquistato la tua pianta in un vivaio specializzato ma anche i vivai possono vendere piante che hanno qualche parassita sulla chioma.

Spesso acquistiamo piante anche nei grandi supermercati, dove il controllo è praticamente assente.

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Per questo motivo sarebbe bene che una volta portata a casa la tua azalea, rispettassi un periodo di quarantena, e dessi un’occhiata alla pianta, soprattutto alla chioma e alle foglie.

Controlla bene sotto la superficie delle foglie e nelle insenature all’attaccatura delle foglie, poi la superficie del terriccio.

Tienila isolata per almeno due settimane così che nel caso vi fossero infestazioni, non corri il rischio di infettare anche le altre piante, soprattutto se le tieni in casa.

Vaporizza dell’olio di neem per prevenire la comparsa di ogni tipo di parassita.

Ha bisogno di un periodo di adattamento

Il cambio repentino di ambiente potrebbe essere un momento critico per l’azalea, che è molto sensibile agli sbalzi di temperatura e allo shock ambientale di cui potrebbe essere vittima.

Nel portarla a casa, l’azalea passa da un ambiente ideale, quale quello del vivaio, ad un ambiente che è completamente diverso, come quello domestico, in cui temperatura e umidità sono completamente diversi.

Prova a rendere più dolce questo passaggio da un ambiente all’altro, magari prestando attenzione rispetto a quale stanza della casa può avere una temperatura mite e un’umidità pronunciata.

Anche se non sarà il suo posto definitivo, potresti provare a metterla in bagno se hai un punto luminoso, poiché quella tende ad essere anche la stanza più umida.

In questo modo le permetterai di godere di un microclima più sicuro, almeno per le prime settimane.

Scegli il posto giusto

A seguito del periodo di adattamento, durante il quale potresti notare la perdita di foglie o fiori, puoi cominciare a studiare il punto giusto in cui sfoggiare la tua azalea.

Un davanzale esposto ad est potrebbe essere il punto ideale, dal quale la tua azalea possa godere della luce del sole, anche diretta, ma comunque non cocente poiché sono le prime ore della giornata.

Scegli una stanza che solitamente è più umida, il bagno magari o la cucina con i suoi vapori.

Assicurati di non piazzarla vicino a fonti di calore che seccano irrimediabilmente l’aria come termosifoni o aria condizionata.

Se necessario, rinvasa!

Le azalee vendute nei grandi supermercati spesso non hanno un terriccio adatto ma un terriccio universale generico che non possiede le caratteristiche che la pianta richiede per crescere rigogliosa.

Prima fra tutte è l’acidità del suolo, poiché l’azalea è tra le più famose piante acidofile, una caratteristica che consente il corretto assorbimento dei nutrienti.

Altro fattore riguarda la capacità drenante, data dalla presenza di materiali grossolani come sabbia e perlite, che spesso sono completamente assenti ma fondamentali per una pianta che ama un terriccio umido.

Superato il periodo di adattamento, dopo almeno due settimane che hai portato la pianta a casa, rinvasala così da non indurle ulteriore stress.

Dalle un vaso dalle giuste dimensioni, che sia non più grande di 5 cm di diametro rispetto all’apparato radicale e nuovo terriccio, una miscela drenante e leggera, composta da materiali organici e inerti come perlitevermiculite o lapilli.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.