Se hai un Albero di Giada e il Caldo ti preoccupa segui questi Consigli per curarlo al meglio

L’albero di Giada va a nozze con il periodo estivo e con il caldo intenso vista la sua origine legata a terre aride e calde.

La sua tenacia e resistenza però spesso ci fa ignorare alcune richieste della pianta per il caldo, altre volte invece l’eccessiva apprensione a causa delle giornate ardenti ci induce a commettere degli errori.

Se vuoi curare nel migliore dei modi il tuo albero di giada durante il periodo estivo, ecco alcuni consigli utili.

Presta attenzione ai parassiti

L’albero di giada non è esente dall’attacco di parassiti ma ci sono alcuni che ne sono particolarmente ghiotti.

Cocciniglia

Non può mancare tra i parassiti più aggressivi dell’albero di Giada la cocciniglia sia nella sua forma cotonosa che quella scudetto.

Entrambe le specie di parassiti sono parassiti succhiatori, cioè sono tra quelli che pungono la parte tenera delle foglie e succhiano la linfa vitale, provocando macchie alle foglie che tendono a perdere di vigore e di consistenza fino a seccare e cadere.

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Per quella a scudetto l’ideale è utilizzare una sostanza oleosa, come l’olio bianco o l’olio di Neem, da nebulizzare sulla pianta, su ogni sua parte; le sostanze oleose creano una patina che va a soffocare la cocciniglia impedendole di respirare.

Ragnetto rosso

La traccia più evidente per la presenza di ragnetti rossi è senz’altro quella che riguarda piccole ragnatele che puoi trovare tra le foglioline della tua Giada, soprattutto tra gli steli e le foglie e poco distanti dai nodi fogliari.

Le foglie inoltre cominciano a macchiarsi a causa delle punture sotto le foglie e della perdita di tono e di materiale vegetale e linfa vitale di cui questi parassiti si stanno nutrendo.

Anche in questo caso le sostanze oleose possono dare un valido contributo per soffocarli, se nebulizzate sulla pianta. L’olio di Neem se nebulizzato su tutta la chioma può essere un prodotto vincente, biologico e particolarmente efficace.

Bruco verde

Foglie così carnose e grassocce invitano a nozze quei parassiti che non si limitano a succhiare dalle foglie la linfa vitale, ma a divorarla in ogni sua parte.

È il caso dei parassiti rosicchiatori come il bruco verde, particolarmente ghiotto di foglie carnose.

Se la foglia è mangiucchiata, dai un’occhiata specialmente durante le ore serali e di sicuro vi troverai un bruco verde in azione.

Puoi inoltre utilizzare un decotto a base di aglio e pepe da nebulizzare su ogni parte della pianta, anche nel terriccio.

Lascia al macero in un litro di acqua abbondante pepe e 4 spicchi di aglio, per 12 ore. Dopo aver filtrato il tutto puoi nebulizzare il fogliame abbondantemente.

Anche se fa caldo attenzione alle innaffiature eccessive

Ricorda che si tratta di una  pianta grassa e quindi ha bisogno di poca acqua, vista la sua capacità di immagazzinare acqua nelle sue foglie carnose ed in ogni sua parte.

Non lasciarla in sofferenza e quindi a secco per troppi giorni o le foglie potrebbero cominciare ad arrossarsi partendo dai bordi.

Puoi innaffiarla al bisogno, verificando prima lo stato del terriccio con le dita, così da non esagerare e rendere il terriccio zuppo. Anche quando il terriccio è completamente asciutto, aspetta ancora qualche giorno prima di innaffiarla.

Dai un’occhiata alle foglie e vedi se soffrono a causa del sole

Proprio per la sua proverbiale resistenza potresti aver trascurato il tuo Albero di Giada, lasciandolo in pieno sole per troppe ore.

La luce diretta e cocente del sole potrebbe aver causato bruciature alle foglie dai bordi arrossati. Anche se ben si adatta a qualsiasi condizione, anche le foglie carnose dell’Albero di Giada possono risentire del calore cocente del sole diretto e ammalarsi.

Provvedi a spostare la pianta in un luogo luminoso, ma che non sia esposto per troppe ore della giornata alla luce diretta, soprattutto quelle più calde. Devi necessariamente correre ai ripari se non vuoi che la tua crassula ovata sia costantemente in sofferenza.

Provvedi a nutrire il terriccio

Un terriccio povero di elementi organici e particolarmente asettico potrebbe mettere in difficoltà l’albero di giada proprio durante il periodo estivo.

Il periodo estivo è quello di maggiore attività e ripresa della pianta, che produce nuove foglioline e infoltisce la sua chioma, dunque ha bisogno di nutrienti.

L’albero di Giada cerca di sopravvivere come può alla carenza di nutrienti ma potresti aiutarla preparando del fertilizzante liquido fai da te a base di potassio, con bucce di banana, per arricchire un po’ il terriccio.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.