La regina tra tutti i fiori: è l’orchidea.
Questa pianta dall’aspetto inconfondibile è regalata spesso in dono tutto l’anno ed è talmente amata che esistono dei veri e propri collezionisti di orchidee.
Si tratta di una pianta abbastanza esigente ma che, con i dovuti accorgimenti, riesce a crescere forte e sana.
Di solito, il suo periodo di fioritura, per la più diffusa specie phalaenopsis, va dalla primavera a fine agosto. In seguito, cade in una sorta di riposo vegetativo in cui le fioriture sono sospese.
Ma è possibile far fiorire questa pianta anche in autunno? Sì, se si seguono alcune regole.
COSA SCOPRIRAI
Fioritura autunnale
In realtà, non esiste una vera e propria fioritura autunnale. Tuttavia, possiamo prolungare l’attività vegetativa dell’orchidea con una serie di accorgimenti.
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Quando, nel corso dell’estate, la prima fioritura termina e i fiori cadono, recidete lo stelo floreale.
Questa operazione andrebbe fatta in realtà a fine estate, inizio autunno. Se viene anticipata nel corso dell’estate, la pianta produrrà un nuovo stelo floreale con nuove e intense fioriture che durano di solito anche agli inizi dell’autunno.
Lo stelo va reciso alla base, utilizzando delle cesoie sterilizzate.
Concimazione
Per vincere l’incombente riposo vegetativo, potete continuare a concimare la pianta.
Fatelo continuando a somministrare all’orchidea un concime con alte concentrazioni di potassio: questa sostanza, infatti, stimola e prolunga la fioritura.
Mantenete sempre i ritmi estivi, quindi concimate con una certa frequenza (normalmente ogni 15 giorni).
Temperatura
Per far fiorire l’orchidea anche in autunno, non dovrete farle avvertire il cambio di temperatura.
In particolare, è proprio l’abbassamento delle temperature che fa entrare la pianta nel suo periodo di riposo vegetativo.
Ecco perché l’ideale è portare la pianta in casa, in una stanza dove la temperatura si aggira intorno ai 21 °C ed è abbastanza costante.
Trucchetto dello sbalzo termico
Un trucchetto per far fiorire le orchidee anche in autunno è quello dello sbalzo termico.
Se, infatti, con l’arrivo del primo freddo avete lasciato l’orchidea in giardino o sul balcone, potete portarla in casa al caldo solo di notte.
In questo modo, per alcuni giorni, l’orchidea subirà degli sbalzi termici che la “risveglieranno” anche se sta entrando nel suo periodo di riposo e la stimoleranno di nuovo a fiorire.
Riposo vegetativo
Sicuramente l’idea di avere un’orchidea fiorita anche in autunno è allettante. Tuttavia, non dovete dimenticare che ogni pianta ha un proprio ciclo vegetativo, fondamentale per la salute della pianta stessa.
Quindi, forzare una fioritura farà sicuramente sì che la pianta dia il meglio di sé anche con l’arrivo del primo freddo, ma può avere conseguenze negative sul lungo periodo.
In primavera, infatti, l’orchidea potrebbe risvegliarsi “in ritardo” o più affaticata, proprio perché è entrare nel suo riposo vegetativo più tardi del dovuto.
Orchidee con fioritura autunnale
Le regole che abbiamo visto finora si riferiscono all’orchidea phalaenopsis, ossia la specie più diffusa nel nostro Paese.
Ci sono alcuni generi, specie e varietà, però, che hanno una fioritura autunnale o invernale.
Cymbidium
L’orchidea Cymbidium, originaria dell’Asia centrale, è di solito un po’ più grande della phalaenopsis e si caratterizza per radici dal colore chiaro.
Inoltre, produce fino a 3 steli floreali che si riempiono di bellissimi fiori colorati.
Questo genere fiorisce nel tardo autunno e la fioritura continua fino all’inizio della primavera. Inoltre, è caratterizzato da brevissimi periodi di riposo vegetativo.
Assicuratele un terreno poroso, concimazioni regolari e una buona esposizione solare.
Cattleya
Fiori grandissimi (fino a 15 cm di grandezza) e aspetto maestoso: l’orchidea Cattleya è molto pregiata e amata.
Questo genere può fiorire anche all’inizio dell’autunno e mantiene la fioritura fino a inverno inoltrato.
Di norma, ha bisogno di un tasso di umidità molto elevato (80-90%) e di un terriccio poroso il cui pH sia compreso tra 5.5 e 6.5.