Le piante grasse sono spesso coltivate come piante d’appartamento per la loro facile cura e per le forme belle e stravaganti.
La coda d’asino il cui nome botanico è Sedum morganianum rientra proprio tra queste per la forma iconica delle sue foglie che raggruppate in lunghe trecce penzolanti ricordano proprio una coda d’asino.
Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, questa pianta perenne è originaria della parte meridionale del Messico.
È una succulenta realmente facile da coltivare, anche in casa. Vediamo insieme tutte le caratteristiche per aver cura di questa splendida pianta detta coda d’asino.
Caratteristiche
Queste piante grasse possono gestire una miriade di condizioni, inclusa la coltivazione sia esterna che interna. Sfoggia foglie carnose ma allo stesso tempo delicate al tatto, a tal punto che possono cadere facilmente, anche se sfiorate. Da qui il nome di coda di burro.
Esposizione
Forse il requisito più importante per il Sedum morganianum è la quantità di luce che riceve.
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Fioritura
Le fioriture su questa succulenta sono difficili da contemplare. Prevalentemente in estate potresti scorgere qualche fiorellino dal colore rosa intenso lungo i grappoli pendenti.
Questo genere di crassula produce fiori soltanto in condizioni ideali e se ha già diversi anni, quindi matura per la fioritura.
Coltivazione e cura
Sebbene la pianta coda d’asino sia tra le piante grasse pendenti che più si adatta a qualsiasi condizione, è sempre bene conoscere pochi e semplici requisiti a cui bisogna prestare attenzione per averla sempre bella e rigogliosa.
Terreno
Il fattore più importante da considerare quando si sceglie un terreno per la propria succulenta è che deve necessariamente essere drenante.
Il comune terriccio universale che spesso acquistiamo non ha questa caratteristica, o meglio non è drenante quanto basta per il sedum morganianum.
La miscela perfetta per questo genere di pianta deve contenere alti livelli di sabbia, perlite e pomice.
Innaffiatura
Essendo una succulenta, potresti presumere che raramente abbiano bisogno di acqua. Questo è sorprendentemente falso.
Quelle lunghe code di foglie carnose in realtà hanno bisogno di essere idratate per rimanere in vita e soprattutto per non rendere le foglioline raggrinzite e cadenti.
Solitamente la coda d’asino ha bisogno di innaffiature almeno ogni 15 giorni. Questo chiaramente varia in base alla temperatura e alla stagione.
Generalmente puoi assicurarti che il terriccio sia sempre umido testando con le dita. In questo modo puoi innaffiare la tua pianta al bisogno.
Concimare
L’utilizzo di fertilizzante non è particolarmente richiesto per la coda d’asino. Potresti provare a dare alla pianta del fertilizzante liquido per provare a farla fiorire.
In questo caso fallo unicamente durante la sua stagione di crescita, all’inizio della primavera, non più di una volta al mese, utilizzando fertilizzanti equilibrati, che non eccedano con le quantità di fosforo.
Potatura
La potatura non è affatto necessaria se non per motivi estetici o per provare a rinfoltire la pianta qualora le code siano ormai eccessivamente lunghe e prive di foglie sulla sommità.
In quel caso utilizza sempre cesoie ben disinfettate per evitare di provocare infezioni e ricorda sempre di non esagerare con potature drastiche.
Moltiplicazione
Come con la maggior parte delle piante grasse, creare nuove piantine di coda d’asino è piuttosto facile, e ci sono diversi metodi per farlo.
Puoi partire da una foglia
Uno dei metodi più semplici consiste semplicemente nel prendere le foglie che sono cadute dal tuo Sedum.
Posiziona su del terriccio umido le piccole foglioline, inumidendo di tanto in tanto e vedrai che presto cominceranno a radicare.
Il lato inferiore, stimolato dall’umidità sottostante, comincerà a radicare e a quel punto non dovrai far altro che passare all’invaso.
Propagazione per talea
Procurati dei rami di coda d’asino di almeno 5 centimetri, sani. Rimuovi l’ultima metà delle foglie ancora attaccate al gambo.
Non interrarli immediatamente, ma lascia asciugare il taglio prima. Metti le talee nel terreno e innaffia la coda d’asino ogni due settimane fino a quando non ha radicato.
Malattie e parassiti
Tra i parassiti più comuni che attaccano le foglie carnose della nostra coda d’asino possiamo di certo trovare afidi e cocciniglia.
In entrambi i casi utilizza olio di Neem o olio bianco per soffocare letteralmente questi parassiti, o alcuni rimedi fai da te che puoi nebulizzare sul fogliame a base di aglio o di pomodoro.
In casi più gravi utilizza dei pesticidi da banco per debellare l’infestazione.
Essendo una pianta grassa è particolarmente soggetta a marciume radicale, causato o da un’infezione fungina o da irrigazione eccessiva e terriccio poco drenante.
In quel caso il rinvaso è la cosa più saggia da fare, non prima di aver utilizzato un rimedio fungicida per le radici.
Come riprodurre la pianta coda d’asino?
Procurati dei rami di coda d’asino di almeno 5 centimetri, sani. Rimuovi l’ultima metà delle foglie ancora attaccate al gambo.
Non interrarli immediatamente, ma lascia asciugare il taglio prima. Metti le talee nel terreno e innaffia la coda d’asino ogni due settimane fino a quando non ha radicato.
La pianta coda d’asino ha bisogno di potature?
La potatura non è affatto necessaria se non per motivi estetici o per provare a rinfoltire la pianta qualora le code siano ormai eccessivamente lunghe e prive di foglie sulla sommità.
Quando fiorisce la pianta coda d’asino?
Le fioriture su questa succulenta sono difficili da contemplare. Prevalentemente in estate potresti scorgere qualche fiorellino dal colore rosa intenso lungo i grappoli pendenti.
Quando innaffiale la pianta coda d’asino?
Solitamente la coda d’asino ha bisogno di innaffiature almeno ogni 15 giorni. Questo chiaramente varia in base alla temperatura e alla stagione.
Generalmente puoi assicurarti che il terriccio sia sempre umido testando con le dita. In questo modo puoi innaffiare la tua pianta al bisogno.
Posso tenere la pianta coda d’asino in casa?
Queste piante grasse possono gestire una miriade di condizioni, inclusa la coltivazione interna.